domenica 8 febbraio 2015

Elafonissos


La vacanza è cominciata il 29 aprile 2012 con volo Ryanair da Bergamo destinazione Patrasso. Avevamo tre giorni pieni da vivere in libertà. Abbiamo optato per una piccola isola consigliata da molti: Elafonissos. Elafonissos si trova nella parte sud ovest del Peloponneso, a cinque ore circa da Patrasso.Abbiamo noleggiato in aeroporto un auto da AVIS che risultava essere la più conveniente. Peccato che al ritorno a causa di un guasto elettronico alla macchina abbiamo perso il volo. L'Assistenza di AVIS non è stata all'altezza del nome che porta. . . Ma non importa, questa è tutta un altra storia ,che non vale la pena raccontare ora.

Il viaggio è stato lungo ma ne è valsa la pena. Abbiamo sostato una notte a Sparta per via del traghetto che aveva orari ridotti. L'isola è piccola ma molto bella. Adatta per chi cerca relax e pace soprattutto in questo periodo dell'anno. I locali sono quasi tutti chiusi e anche gli alloggi per i turisti. Noi abbiamo avuto la fortuna di alloggiare vicino al porto in un bellissimo appartamento: "Golden star" Arredato molto bene, pulito, e in posizione meravigliosa, fronte mare. 
 

Non è un posto "economico" come ci aspettavamo (ne lì ne a Sparta o Atene) anzi. più o meno i prezzi sono come da noi in Italia. L'isola non ci ha deluso, perché eravamo alla ricerca di un oasi di pace e tranquillità. Le spiagge sono tre. La più bella per noi è Simos che si raggiunge in macchina in cinque minuti dal porto. Tutta l'isola del resto si gira in macchina in 15 minuti. 

 


Gli abitanti sono molto ospitali e gentili e il paese essendo molto piccolo l'atmosfera che si respira è molto famigliare. Il cibo molto buono ma molto caro. 








A parte i piatti tipici gustati nei locali sulla spiaggia: tazicki, insalata greca, pane e bruschetta con olio... ottimo il pesce. In alcuni locali te lo fanno scegliere e poi lo cuociono alla griglia. Il costo si aggira intorno ai 50€ al kg. Le temperature a maggio si aggirano attorno ai 23/25 gradi. La sera c'era parecchio vento e serviva il giubbino